La nostra esperienza di Campo scout con gemellaggio tra Italia e Ucraina
La Squadriglia delle Pantere, Reparto Pegaso, Gruppo Scout Passo Corese 1
Accoglienza
Con il termine “gemellaggio” si intende un atto simbolico di fratellanza e pace solitamente tra due nazioni diverse. E sarebbe proprio “gemellaggio” la parola che definisce perfettamente l’esperienza che hanno vissuto o che dovranno ancora vivere diversi Gruppi scout italiani e ucraini insieme.
Noi del Passo Corese 1 (RI) abbiamo avuto l’onore di vivere l’esperienza e di farlo per primi assieme a un gruppo scout di Ternopil, una città dell’Ucraina. Nove ragazzi, tra cui sette ragazze dagli undici ai sedici anni e due ragazzi di dodici anni, nostri coetanei, si sono ritrovati ad affrontare un’esperienza lontani dai pericoli della guerra.
Prima di partire, ci siamo ritrovati nella nostra sede a Passo Corese dove abbiamo accolto i nostri fratelli ucraini e abbiamo avuto modo di ascoltare per la prima volta il loro canto scout “principale”. A primo impatto ci è sembrato strano vedere fin da subito delle abitudini così diverse dalle nostre, in particolar modo riguardo la disciplina.
A noi Pantere è rimasto soprattutto il senso di unione che ci ha legato con un Paese con una cultura diversa dalla nostra. Un’esperienza sicuramente da rifare. Il fatto di essere in pochi, però, ha giocato sicuramente a nostro sfavore. Abbiamo, certamente, trovato delle differenze molto evidenti e questo ci ha fatto incuriosire fin da subito.
Attività e competizioni
Le attività si sono svolte come solitamente hanno luogo durante i nostri soliti Campi. Vi è stata come sempre la gara di costruzioni alla quale la Squadriglia delle Pantere del Passo Corese e le ragazze ucraine hanno partecipato insieme. Lì sono stati valutati diversi criteri tra cui tecnica, originalità e stabilità delle legature e, quindi, della costruzione in sé. La competizione si è conclusa con un pari merito con i ragazzi, sia italiani e sia ucraini, che, a loro volta, essendo in pochi, hanno svolto l’attività insieme. Le ragazze ucraine, pur non avendo mai fatto in precedenza diverse legature, hanno imparato in fretta.
Come ogni anno, poi, si è svolta la gara di cucina trappeur, dove, però, stavolta, Pantere e ragazze ucraine hanno affrontato la prova separatamente. Queste ultime, pur avendo poca esperienza con questo tipo di cucina, hanno trionfato brillantemente vincendo l’ambito premio: un barattolo di Nutella.
L’ultima competizione ha riguardato, infine, lo sport. Si è fatto un torneo di Palla-scout, gioco che, in realtà, i ragazzi e le ragazze ucraini non conoscevano. Spiegate, quindi le regole, organizzate le squadre e preparato il campo da gioco, la partita è potuta iniziare. Le squadre erano composte da ragazzi della stessa nazionalità, cosicché la partita finale avrebbe visto uno scontro tra Italia e Ucraina. Essendo un gioco da noi più praticato, la vittoria è andata ad una delle due squadre italiane. Tuttavia i ragazzi e le ragazze ucraine non hanno esitato a mettersi in gioco e hanno compreso velocemente le regole ottenendo, così, dei risultati molto buoni, pur non avendo mai giocato.
Le attività serali al fuoco, invece, non erano poi tanto diverse da quelle svolte di solito. L’unica differenza è stata nel fatto di dover fare meno giochi o bans e più canti. In Ucraina sono più abituati a cantare, infatti, siamo rimasti stupiti nel sentire quanto sono più intonati di noi, che ci limitiamo a cantare a squarciagola. Abbiamo deciso, perciò, di alternare facendo un canto italiano e uno ucraino. Tuttavia, una sera ci siamo cimentati anche in un loro gioco, mettendo in moto così uno scambio culturale.
È stato più complesso, naturalmente, spiegare i vari giochi e questo ci ha un po’ destabilizzati. Ciò, tuttavia, non ha limitato il divertimento.
Uscita Reparto
Essendo nei pressi del Lago di Scanno (AQ), come meta per la consueta Uscita di Reparto, è stato scelto proprio il Lago. Lì abbiamo potuto godere della bellezza della natura e del paesaggio abruzzese, per i quali la Capo e i ragazzi ucraini hanno mostrato un grande entusiasmo. Il fatto di trovarci in un momento di svago, ci ha dato modo di staccare la spina almeno per un giorno, prima di ritornare a lavoro. I ragazzi ucraini hanno apprezzato molto il paesaggio italiano e tra un bagno e l’altro ci siamo potuti godere la giornata. Tuffandoci nelle acque del famoso “Lago a forma di cuore” abbiamo avuto modo di rinfrescarci e di passare una giornata diversa dal solito. Abbiamo potuto scambiare opinioni e parlare, vivendo, così, a pieno un’esperienza di fratellanza.
Giornata Ucraina
La penultima giornata è stata dedicata alle tradizioni ucraine. Abbiamo iniziato fin da subito con la consueta ginnastica fatta, però, con più disciplina. La cerimonia dell’alzabandiera, si è svolta secondo la tradizione. Hanno, quindi, eseguito il loro canto e ci hanno comunicato il programma della giornata che, naturalmente, seguiva le loro (per noi ristrette) tempistiche. Mentre, poi, due delle ragazze ucraine preparavano il pranzo costituito da una loro zuppa tipica, Soup au Bortsch, a base di cipolla rossa e verza, a noi è stato insegnato un loro gioco chiamato I lupi e la buca. Sia il gioco che il pranzo, hanno riscosso molto successo, infatti quasi tutti hanno deciso di prendere un altro piatto di zuppa. Dopo pranzo, siamo andati a riordinare le tende per la perquisizione che è stata eseguita dalle stesse ragazze ucraine. Anche in questo, abbiamo trovato molta differenza rispetto a loro che applicano molto più rigore, naturalmente, anche nella pulizia rispetto a noi. Dopo un po’ di riposo, sono cominciati i preparativi per la cena che hanno previsto, naturalmente, anche la preparazione di piatti tipici ucraini che hanno riscosso enorme successo anche tra gli italiani.
Conclusioni
Se per loro è stata un’occasione per trovarsi al riparo dalla situazione della guerra, per il nostro Gruppo, oramai ridotto a poche persone, è stata un’importante occasione alla riscoperta dei principi della condivisione e della fratellanza. Da entrambe le parti, però, c’è stata la scoperta di nuove culture e, quindi, un importante scambio, anche letteralmente visto che nei gruppi scout Ucraini è tradizione scambiare oggetti scout. Questa esperienza diversa dal solito ci ha aiutati a conoscere nuove tradizioni e culture e a riscoprire diversi valori scout che, talvolta vengono dati per scontato. Se questo campo potesse essere riassunto in una frase, questa sarebbe: “la Guida e lo Scout sono amici e fratelli di ogni altra Guida e Scout”. Perché non importa se le lingue, i canti, i giochi o le tradizioni sono diverse. La Promessa, quella è la stessa per tutti ed è ciò che ci rende fratelli. Quella degli Scout è un’unica grande famiglia e questo gemellaggio lo ha dimostrato. “Sangue diverso, ma fratelli lo stesso”, è questo ciò che ci ha insegnato e speriamo che questa esperienza possa insegnare qualcosa anche agli altri e che possa essere sempre ricordata da tutti noi con gioia.