Amici di Subiaco

Quel che poteva diventare una semplice e noiosa visita ad un’abbazia già da tutti conosciuta, si è rivelata poi essere un’uscita colma di incentivi interessanti, discussioni profonde e piccole perle divertenti.
Iniziamo dal magico Cotral che raggiunge qualunque angolo nascosto, ma che stavolta ci ha portati dritti verso il borgo di Subiaco.
Una SORELLA ci ha accolto nel convento dove avremmo passato la sera; faceva freddo è vero, ma ci abbiamo riso sopra. Con l’avanzare della sera ha iniziato a piovere; le goccioline passavano per il buco del chiostro, ma questo non ci ha fermati dal cucinare i nostri hamburger all’aria aperta. Lo scoppio di uno dei nostri fornelletti ha creato un momento piuttosto divertente, un aneddoto da portarci nelle nostre memorie.
Dopo esserci gustati la cena, proprio mentre stavamo facendo fuori in un batter d’occhio il dessert equivalente ad un busta di clementine amabilmente coltivate dal nonno di uno di noi, abbiamo iniziato a parlare d’amicizia. Ebbene sì, proprio di quel sentimento che sembra riguardare solo adolescenti bisognosi d’affetto, ma che in realtà coinvolge inconsciamente la parte più fedele di tutti noi. Padre Georges, che ci sta aiutando nel nostro percorso spirituale, parlando, è riuscito a congiungere la vita quotidiana e la fede in Dio proprio attraverso l’amicizia: ci ha spiegato come la sua presenza ed il suo essere possano riscontrarsi nella relazione con un amico. E così il tempo è volato, senza neanche che ce ne accorgessimo.
La mattina ci siamo dedicati alla strada: inizialmente confusa tra la nebbia, ci ha poi rivelato le sue bellezze con l’avanzare del giorno. La vista di un bivio ci ha fatto schierare e dar vita ad un’accesa disputa; approfondendo però poi il problema grazie ad un dibattito sulla comunità, siamo riusciti a trovarne una soluzione e ri-accomunarci.
E per terminare in bellezza, abbiamo anche avuto l’opportunità di entrare nel famoso monastero benedettino, meta della nostra uscita, approfittando di un tour guidato. Proprio lì, fra l’architettura e la roccia, abbiamo celebrato la messa, ammaliati dalle decorazioni minuziose che ricoprono le pareti della chiesa medievale.